SEO vs social media: qual è meglio?

SEO vs social media: qual è meglio?

Spesso considerati erroneamente come equivalenti, SEO e social media sono mezzi di comunicazione che in realtà presentano molte differenze sia in termini di funzionamento che di target.

Il pensiero comune è che si tratti di strumenti utili a diffondere i contenuti di un sito web con le stesse modalità, lo stesso tone of voice e gli stessi obiettivi. Questo li porta ad essere utilizzati come armi di divulgazione del medesimo contenuto.

Postare sul blog aziendale o sui canali social dell’impresa non è però la stessa cosa, dovrai tenere ben a mente le differenze per riuscire ad ottenere dei risultati ottimali in termini di brand awareness e di vendite online.

Le differenze tra SEO e social media

Il pubblico che naviga su Google search è lo stesso che utilizza i social? L’intento di ricerca è lo stesso? Occorre condividere contenuti differenti? Qual è meglio tra social media e SEO? Per rispondere a queste domande, dobbiamo prima capire bene il funzionamento dei due strumenti.

La SEO la domanda consapevole

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è data da una serie di tecniche che hanno come obiettivo il miglioramento del posizionamento dei siti web sui motori di ricerca. Fare copywriting in ottica SEO vuol dire quindi riuscire a farcire il tuo sito web con contenuti delle pagine che riescano a comparire più in alto tra i risultati di Google rispetto ai tuoi competitor.

Ricordando che Google tende a premiare con un miglior posizionamento tra i risultati di ricerca i siti web che risultano essere utili agli utenti, è facile dunque immaginare qual è il reale obiettivo della SEO. Lo scopo ultimo della ottimizzazione SEO è quello di soddisfare i bisogni degli utenti, rispondendo positivamente al loro intento di ricerca sul web.

Il contenuto del proprio sito web deve quindi esaudire i desideri di un target ben consapevole dei propri bisogni, un pubblico che sa bene di cosa necessita e che utilizza i motori di ricerca proprio per colmare tali necessità. Si parla in questo caso di domanda consapevole o pubblico caldo, che è già alla ricerca di specifiche informazioni, prodotti o servizi e naviga proprio per ottenerli.

Se lavori con la ottimizzazione per i motori di ricerca, dovrai ricordarti che ti stai rivolgendo ad utenti consapevoli del loro bisogno, escludendo gli utenti che non si stanno adoperando attivamente per cercare la risposta alla loro necessità.

I social media e la domanda latente

I social network, croce e delizia del nuovo millennio, acquistano sempre più fama in Italia e nel mondo. Spendendo molto tempo navigando su queste piattaforme, ciascuno di noi è solito imbattersi in numerose pagine aziendali, che cercano di intercettare l’attenzione degli utenti con post organici o sponsorizzati che spesso riguardano solamente prodotti e servizi venduti.

In realtà il modo migliore per vendere online, sui social in particolare, è (udite udite) vendere il meno possibile! Si, perché contrariamente a quanto si pensa, il pubblico presente sui social media, a differenza di quello che naviga su Google search, non è online per cercare di soddisfare un proprio bisogno.

Il traffico online sulle piattaforme social è definito infatti domanda latente o pubblico freddo, cioè un target che naviga senza uno scopo preciso. Questo pubblico, al momento dell’utilizzo dei social, non è (ancora) interessato ad alcun prodotto o servizio nello specifico e non ha alcuna intenzione di farsi convincere a comprare dall’azienda di turno.

Per riuscire ad ottenere buoni risultati sui social, dunque, dovrai “scaldare” il pubblico freddo, utilizzando un’ottima content marketing strategy che si basi sullo storytelling. Riesci a fidarti di una persona che hai appena conosciuto? Probabilmente no. Ecco perché prima di parlare dei tuoi prodotti, dovrai raccontare ai tuoi follower la storia, i valori e le curiosità sulla tua azienda e sul settore in cui opera.

SEO vs social media: qual è meglio?

Quindi qual è meglio utilizzare, SEO o social media? In realtà, come abbiamo appena visto, trattandosi di strumenti dalle caratteristiche e dal target differente, dovremmo smetterla di metterli in competizione tra loro ma utilizzarli entrambi per una strategia comunicativa davvero completa. Non esiste un canale migliore a prescindere. Solo concependoli come strutturalmente differenti, riuscirai ad utilizzarli in contemporanea all’interno di una programmazione di più ampio respiro.

Scrivi contenuti SEO oriented sul tuo blog facendo link building utilizzando long tail keywords per intercettare la domanda consapevole e sfrutta i social media per raccontare chi sei e di cosa ti occupi. Se non ritieni la portata organica dei tuoi post sufficiente, puoi sempre aumentarla ricorrendo a campagne pubblicitarie. Sia sponsorizzate sui social come Facebook Ads, che quelle sui motori di ricerca come Google Ads, possono aiutarti ad aumentare la visibilità delle tue pagine web.

Sfruttando tutte le potenzialità di questi due strumenti riuscirai finalmente ad intercettare entrambe le tipologie di pubblico, massimizzando i risultati di branding e di vendita.